Sono passati più di cinquant’anni da quando, nel 1958, l’architetto britannico John Morrison ha collocato “al naturale” il percorso di Biella sulla collina morenica della Serra – dove le betulle, i castagni e le querce creano infinite nuances di colore – e sono comparse, successivamente, nella quiete del bosco, club house e foresteria. Da allora, poco o nulla sembra essere mutato all’interno del circolo biellese, da sempre ai vertici della classifica dei “top ten” italiani ed europei, proprio per le qualità del suo percorso di gioco e per lo stile della sua club house. Immutato il pavimento in legno che ricopre per intero la club house, martellato dai chiodi delle scarpe dei giocatori, che possono spaziare da un capo all’altro della costruzione, senza zone off limits, come a casa propria. Nelle sale ampie e luminose del ristorante vengono proposti i migliori piatti del territorio e della cucina mediterranea. La foresteria, deliziosa dal punto di vista estetico, disposta su due piani, dispone di 17 camere, doppie e singole, confortevoli e ben arredate, con mobili in stile antico, in sintonia con l’arredo della club house.
Le 18 buche, completamente differenti l’una dall’altra, coprono un percorso di 6.497 metri – dai tee di campionato – da giocare in 73 colpi. La difficoltà vera di questo campo è il giocare la palla mai nella medesima posizione, adattando di volta in volta lo stance alla conformazione del terreno, sempre molto ondulato, che offre un susseguirsi continuo di cambi di livello. Molto impegnativi anche i green, veloci e di non facile lettura. Per l’allenamento sono a disposizione un ampio driving range, con battitori all’aperto e al coperto, due putting green (di cui uno con illuminazione notturna) e una buca di pratica, con pitching green, chipping green e bunker. Sono a disposizione carrelli e golf cart da noleggio.