Nel dialetto piemontese la “Douja” (pronuncia dùia) è l’antico recipiente di terracotta utilizzato per travasare, conservare e servire il vino.
La famosa maschera piemontese Gianduja, Gian d’la Douja, la usa al posto del bicchiere per le sue allegre bevute.
Ad Asti la “Douja d’Or” è sinonimo di festa del vino.
La manifestazione, che quest’anno giunge alla 52^ edizione, è cresciuta di anno in anno fino a diventare una delle più prestigiose fiere-mercato del vino italiano.
A settembre, nei dieci giorni a cavallo tra il secondo e il terzo week end (più precisamente dal 7 al 16), in concomitanza con il Festival delle Sagre di Asti (in programma dal 8 al 9), vengono presentati in degustazione e in vendita, centinaia di vini Doc e Docg selezionati dagli esperti dell’Onav con il concorso nazionale “Premio Douja d’Or”.
Tra i premiati spiccano gli Oscar della Douja d’Or, vini di assoluta eccellenza, insigniti della brocca dorata che simboleggia la manifestazione.
L’iniziativa presenta anche un ricco programma di eventi culturali ispirati al mondo del vino – arte, musica, teatro e letteratura – con ospiti di livello nazionale.
L’edizione di quest’anno si presenta come vetrina di eccellenza di tutte le produzioni del territorio.
Alle degustazioni dei vini regionali premiati al Consorzio Enologico Nazionale Douja d’Or, in assaggio presso il banco del Salone, si affiancano le degustazioni delle più nobili produzioni vinicole del territorio (dalla Barbera d’Asti all’Asti, dall’Alta Langa al Barolo, dal Gavi all’Erbaluce di Caluso, dal Roero alla Freisa di Chieri, dal Brachetto d’Acqui al Timorasso) dei 10 Consorzi di tutela regionali coordinati da Piemonte Land of Perfection.
L’iniziativa si svolge nella splendida cornice di Piazza San Martino, uno degli spazi architettonici barocchi più belli della città.
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