Asti è una città fiera della propria storia e della propria tradizione. In epoca medievale il suo comune era tra i più floridi del nord Italia e il suo esercito presenziò in molti appuntamenti importanti della storia (come le crociate). Molti gli astigiani famosi in tutto il mondo: Vittorio Alfieri, Paolo Conte e Giorgio Faletti sono solo alcuni dei nomi che potrebbero essere citati.
Una città, insomma, tutt’altro che provinciale e che da molti anni, nel mese di settembre, si erge a vera e propria capitale del gusto e delle tradizioni regionali grazie a eventi e manifestazioni che ne colorano le vie, attirando curiosi e turisti da tutto il mondo.
La Douja d’Or, concorso enologico nazionale, calamita in città produttori e amanti del buon vino mentre il Festival delle sagre astigiane offre il meglio della tradizione culinaria locale. A chiudere il quadro il Palio, festa tradizionale astigiana che si tramanda dai giorni del medioevo.
La Douja d’or
Il trionfo del vino tra degustazioni e convivialità
Nata nel 1967, la Douja d’or è una manifestazione pensata per promuovere i vini e l’eccellenza italiana nel campo vitivinicolo. Il suo nome, in dialetto astigiano, indica appunto un boccale tradizionalmente riservato alle bevute in osterie, simbolo sempiterno di convivialità e tradizione che il vino porta con sé.
Lo scorso anno furono vendute più di 20.000 bottiglie delle etichette premiate, mentre si contarono in 76.000 i bicchieri serviti, tra degustazioni di vini, grappe e spumanti: la Douja d’or è una mecca per gli amanti del vino, un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati italiani e mondiali.
L’edizione di quest’anno si annuncia assolutamente ricchissima: sono già 982 i vini doc e docg presenti al concorso, mentre i vincitori potranno essere degustati e acquistati durante il Salone nazionale Douja d’Or, in programma dall’11 al 20 settembre a Palazzo dell’Enofila, affascinante costruzione di fine Ottocento ed ex fabbrica di bottiglie a due passi da piazza Campo del Palio.
Festival delle sagre astigiane
Un’osteria all’aperto che propone oltre 80 pietanze
Sabato 12 e domenica 13 settembre ad Asti si aprirà anche il Festival delle sagre astigiane. Giunto quest’anno alla quarantatreesima edizione, il Festival ha il suo centro in piazza Campo del Palio, dove molte piccole casette ospitano le Pro Loco aderenti all’iniziativa, trasformando la piazza in una vera e propria osteria all’aperto.
I menù presentano piatti tradizionali del territorio, tramandati di generazione in generazione: una ricchezza e una varietà tale da proporre complessivamente – contando tutte le Pro Loco attive– più di ottanta pietanze. Il Festival delle sagre astigiane diventa così un momento importante nella vita della città e della regione, un luogo dove riscoprire e preservare ricette e tradizioni di una società contadina ormai stinta negli anni del consumismo e della massificazione.
L’importanza e il successo di quest’evento è sottolineato anche dal gran numero di turisti e curiosi che si muovono nella piazza, di Pro Loco in Pro Loco. È da sottolineare anche la presenza di molti giovani, che raggiungono Asti in treno o in macchina da ogni parte del Piemonte: un altro segno del grande successo dell’iniziativa.
Il Palio di Asti
Una tradizione che si tramanda dal Medioevo ad oggi
Il Palio di Asti affonda le sue radici all’epoca dei comuni e dei cavalieri. Già dal Medioevo, infatti, si hanno notizie di questa festa che è giunta fino a noi, tra momenti di abbandono e rilanci. Inizialmente il Palio si correva per la festa patronale di Asti, il 30 marzo (giorno di San Secondo), mentre oggi la sfida cade a settembre.
Anche quest’anno, il 20 settembre, Asti rivivrà come un tuffo nella storia le sue gloriose giornate medievali: dalle cene propiziatrici della vigilia alla benedizione dei cavalli la mattina della corsa, dal corteo storico del pomeriggio al Palio vero e proprio tutta la città rinnoverà in poche ore i fasti di un passato che qui non tramonta mai.
Nonostante il successo dell’iniziativa, va ricordato che nei secoli il Palio subì cambiamenti di tracciati e di percorsi (altre volte vide vere e proprie “edizioni particolari” come nel 1275, quando gli astigiani lo organizzarono sotto le mura della nemica Alba); attualmente si corre in piazza Alfieri, nel centro della città.
A partecipare al Palio troviamo ventuno concorrenti divisi tra Borghi, Rioni e Comuni, mentre i cavalli sono seguiti durante la giornata di gara da una vera e propria equipe di veterinari, pronti per l’assistenza immediata.
I premi assegnati seguono ancora oggi i dettami della tradizione: così se il primo si aggiudica il palio, il secondo una borsa con monete d’oro, il terzo degli speroni e il quarto un gallo vivo (che nel Quattrocento spettava invece al secondo classificato).
Ad attendere l’ultimo arrivato è invece “l’inchioda”, ovvero un’acciuga salata regalata per scherno: un’usanza che, ancora una volta, trova le sue radici nei secoli lontani del medioevo.
Per informazioni e programma sul Palio di Asti
www.palio.asti.it
Cosa fare a Settembre ad Asti
- Festival delle sagre astigiane:
Raramente un evento gastronomico simile sa offrire quantità e qualità quale quello dell’astigiano. Per i più golosi – ma non solo – qui è veramente possibile unire il cibo alle tradizioni e alla storia del territorio, in un’unica, incantevole, giornata. - Douja d’Or:
gli amanti del vino conoscono benissimo quest’evento, che da più di quarant’anni mette in vetrina il meglio dell’eccellenza vitivinicola italiana. Un salto alla Douja d’Or è sempre consigliato, sia che si tratti di specialisti del settore sia di semplici curiosi. - Palio di Asti:
contornato dalla magia della storia, dai costumi e dagli sbandieratori, il Palio sa offrire ancora oggi scene e suggestioni dei secoli passati. Famoso in tutto il mondo grazie anche alle dirette RAI, per la città di Asti il Palio è il momento culminante di tutta una stagione, l’evento atteso tutto l’anno. - Cattedrale di Santa Maria Assunta:
forse la più importante testimonianza gotica in Piemonte, la chiesa conserva piccoli capolavori di scultura e di pittura. Qui prende avvio, il giorno del Palio, il corteo storico. - Museo di Sant’Anastasio:
arricchito da una cripta altomedievale, il Museo raccoglie molte testimonianze dell’Asti comunale, tra medioevo e rinascimento, utili a comprendere cosa fosse la città in uno dei periodi di massimo splendore.