Non si sente spesso parlare dei suoi parchi fluviali, ma il Piemonte non è solo terra di vallate alpine e colline vinicole, anzi l’elemento idrico ha da sempre una funzione fondamentale nello sviluppo del tessuto sociale ed economico delle comunità locali, sia quelle che si affacciano sui suoi romantici laghi che quelle adagiate sui fianchi dei lunghi fiumi.
A partire dal re di questi ultimi, il Po, sino ai torrenti più brevi, i corsi d’acqua piemontesi sono da sempre garanti della sopravvivenza di habitat naturali molto specifici dove possono trovare casa centinaia di specie animali: volatili, pesci, rettili e insetti che solo in queste terre umide riescono a proliferare mantenendo così in vita un ambiente naturale che rischierebbe di scomparire di fronte alla sempre più massiccia urbanizzazione del territorio.
Proprio per far fronte a questo problema sono nati nei decenni scorsi numerosi parchi fluviali e naturali atti a preservare quello che la natura ha regalato a questa terra così ricca e variegata dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Conseguenza positiva dell’impegno degli abitanti di questi luoghi è che con il passare degli anni si registra un sempre più forte interessamento a questi luoghi, soprattutto dal punto di vista turistico: il turismo slow e quello outdoor, il turismo didattico e soprattutto il cicloturismo trovano ampio spazio di sviluppo in queste aree la cui vivibilità è adatta a tutti, dalla tenera età a quella più avanzata.
Scopriamo allora insieme quali sono i maggiori parchi fluviali piemontesi:
Parco Fluviale del Po Torinese
Il tratto torinese del Po si allontana dalle caratteristiche tradizionali del parco fluviale che tutti ci aspettiamo: grandi boschi e animali selvatici lasciano spazio ad un ambiente in cui si fondono habitat naturali e bellezze architettoniche di grande valore storico e artistico. Le aree protette qui istituite servono ad assicurare la vita di animali e migliorare quella degli uomini che possono così ritrovare il piacere di immergersi nella natura, di stare all’aria aperta a pochi passi da un centro urbano molto sviluppato come è la città di Torino.
Parco Fluviale del Po e dell’Orba
Questo parco, che ricopre il tratto vercellese-alessandrino del fiume Po, è da sempre un fiore all’occhiello naturalistico della regione grazie alla presenza di numerose colonie di volatili, sia stanziali che di passaggio, che qui nidificano e la cui osservazione è agevolata dall’ambiente circostante delle risaie. La costante e forte promozione del turismo attivo e sportivo ha inoltre portato alla creazione vari percorsi ed itinerari ben segnalati che possono essere intrapresi di chiunque, a piedi in bici o a cavallo.
Parco Fluviale del Bricel
Parco urbano che rientra nel Comune di Chivasso e che prende il nome dalla tipica imbarcazione fluviale, caratterizzata dalla chiglia piatta e da prua e poppa simmetriche, utilizzata per le attività fluviali che hanno caratterizzato l’economia del territorio durante il primo il ‘900. Il recupero della zona l’hanno resa nuovamente vivibile e fruibile dagli abitanti del territorio anche grazie ad una dettagliata segnaletica realizzata a scopo didattico.
Parco Fluviale Gesso e Stura
L’idea del parco fluviale, il cui territorio si estende su quattordici comuni della provincia di Cuneo, nasce molti anni fa dal bisogno di riqualificare l’area con attività e infrastrutture rispettose dell’habitat naturale, di migliorare la qualità di vita degli abitanti e ridare una funzione sociale ai fiumi. Con il tempo il parco è cresciuto e la sua vocazione di valorizzazione del territorio si è agganciata a quella di promozione, che significa concentrare cultura, sport, intrattenimento, didattica e relax in un unico luogo, o meglio, in uno scenario verde. Una vera e propria “rete verde” di servizi, percorsi ciclo-pedonali e culturali insieme, uno spazio polifunzionale, adatto allo sport e al relax, ma anche alla realizzazione di manifestazioni e attività culturali.
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