La Bandiera Arancione è quel riconoscimento attribuito a tutti i borghi dell’entroterra italiano con meno di 15000 abitanti, ma che spiccano per eccellenza nell’opsitalità, accoglienza e servizi per il turista, nel pieno rispetto dell’ambiente e tutela del territorio.
Con la V edizione del premio i borghi certificati salgono a 28, di cui 9 in provincia di Cuneo. In questo modo la Regione Piemonte raggiunge la II° posizione della classifica tra le Regioni del resto d’Italia.
“Questo riconoscimento – ha dichiarato Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e Turismo di Regione Piemonte – attesta quanto il Piemonte sia ricco di un importante patrimonio culturale, architettonico ed enogastronomico che non si ferma ai circuiti turistici tradizionali, ma coinvolge anche i borghi diffusi su tutto il territorio. Una caratteristica che costituisce un punto di forza della nostra regione ed è il risultato dell’importante lavoro di valorizzazione fatto fino ad oggi, a cui le Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano contribuiscono con il loro valore di marchio di qualità e di strumento per il lavoro degli enti locali”.
Ma conosciamo da vicino quali sono questi due nuovi Borghi Bandiera Arancione:
Chiusa di Pesio (CN)
E’ la destinazione ideale per chi ama unire nei propri viaggi natura, cultura ed enogastronomia. Il piccolo borgo, immerso in una valle dalla multiforme vegetazione che va dai castagni secolari delle colline alle foreste di abeti e faggi del Parco Naturale delle Alpi Marittime, vanta anche una storia che va indietro di molti secoli testimoniata dal simbolo della valle stessa: la Certosa di Pesio. Un complesso tardo rinascimentale, esteso e ridisegnato in varie epoche, che rimane ancora oggi meta fissa per turisti e pellegrini.
Notevoli anche i musei visitabili nel borgo, tra cui spiccano la Regia Fabbrica dei Vetri e dei Cristalli e il Museo della Resistenza.
Immancabili le numerose escursioni: bellissime a piedi, in mountain bike, e perchè no, a cavallo. Finita la fatica, si può godere delle particolari bontà del territorio. Il Marrone di Chiusa, castagna dolce e molto gustosa, e il Testun, formaggio grasso a pasta cruda.
Oltre alle bellezze, Chiusa di Pesio ha superato la selezione del Touring Club Italiano rispondendo anche ai parametri richiesti di accoglienza e ospitalità grazie ad un’ottima promozione delle risorse culturali e naturalistiche ed un efficiente servizio di informazioni turistiche che, supportato anche dalle numerose segnaletiche informative complementari, facilitano il soggiorno al turista.
Visita il sito del Comune di Chiusa di Pesio
Ozzano Monferrato (AL)
Dalla montagna ci spostiamo in pieno Monferrato, zona coltivata a vigneti ed inserita nel sito Unesco ‘I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte‘.
Ozzano Monferrato si raccoglie tra la pianura e le colline con il centro storico arroccato sul colle e dominato dal Castello, circondato da un immenso parco, e la Chiesa di San Salvatore affrescata nel 1500 e con una torre campanaria alta 20 metri. Dalle loro suggestive posizioni si può godere del panorama infinito che le colline boscose del Monferrato offrono.
Un panorama che può essere scoperto anche con dolci passeggiate, da fare a piedi o in bicicletta. La rete di sentieri percorribili arriva fino in zona Lavello, dove da scoprire troverete un importante e ricco patrimonio da archeologia industriale.
Da non perdere gli ‘Infernot’, camere scavate sotto terra e usate per custodire il vino con cantina adiacente dove gustare i vini del territorio. Inutile sottolineare le prelibatezze gastronomiche del territorio già note in tutto il mondo, ma particolari sono i ‘biciulant d’ausan’, tipico dolce pasquale prodotto nel borgo.
Come per Chiusa di Pesio anche qui il Touring Club Italiano segnala un efficiente servizio di informazioni turistiche con un punto informativo ben visibile e una segnaletica esaustiva.
Visita il siti del Comune di Ozzano Monferrato
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