Vercelli e la pianura che la circonda sono note per essere tra le aree maggiormente votate alla risicoltura in Italia e in Europa, qui viene infatti coltivato il 50% del riso prodotto nel Bel Paese. Le risaie vercellesi sono terre d’acqua da sempre votate alla produzione agricola, in cui riecheggiano ancora i canti delle mondine che “a mollo” con i piedi scalzi ripulivano i canali dalle erbe infestanti e nocive cresciute tra i filari di spighe.
Oggi le mondine non esistono più ma la fascinazione che queste terre esercitano è ancora molto viva con flussi turistici in costante aumento in una profonda ricerca di spazi ampi e territori autentici in cui rivivere la storia di antiche tradizioni.
La particolare attrattiva di quest’area risiede nel fatto che per crescere il riso ha bisogno di essere allagato, da qui l’appellativo di mare a scacchi dato ai campi in tempo primaverile quando è possibile ammirarli completamente ricoperti d’acqua suddivisi da bassi argini che ne riproducono la particolare texture creando specchi d’acqua che riflettono il cielo e il rincorrersi delle nuvole, dando vita ad un gioco di colori diversamente non riproducibile.
L’area delle risaie vercellesi si allontana dagli itinerari turistici maggiormente battuti ma sia la cittadina che il suo circondario testimoniano l’antica storia di questi luoghi ricchi di un notevole patrimonio storico e artistico che viaggia nei secoli tra gli imponenti castelli e piccoli borghi dall’aspetto medievale fino alle testimonianze di arte religiosa che si possono ammirare lungo i percorsi spirituali che toccano il territorio.
Punto di passaggio strategico del passato perché attraversata da un tratto della Via Francigena, la Città di Vercelli è simboleggiata dalla Basilica di Sant’Andrea, suggestivo esempio di arte gotica e romanica che conserva al suo interno un importante coro ligneo e una Sala Capitolare tra le più belle d’Italia. Tra i punti di interesse artistico da non perdere troviamo anche il Museo Borgogna, seconda pinacoteca del Piemonte che raccoglie massimi esempi pittorici realizzati tra il Rinascimento e l’Ottocento.
Il territorio si presta fortemente anche al turismo en plain air, con la possibilità di ammirare gli infinti e incontaminati spazi della pianura circostante grazie alle lunghe passeggiate ideali da percorrere in bicicletta zigzagando tra le risaie.
L’itinerario alla scoperta del vercellese non può che concludersi a tavola: “Nasce nell’Acqua e Muore nel Vino”, come qui si usa dire del riso, ingrediente portante delle tradizioni gastronomiche di questa terra. La specialità è ovviamente il risotto declinato in tutte le sue forme, da quello preparato con le rane (altra materia prima della terra molto utilizzata e apprezzata) alla più nota panissa vercellese, piatto tradizionale a base di riso, vino e fagioli che si abbina perfettamente con un buon bicchiere di Barbera.
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